Minimoto: cosa sono, come funzionano e cosa dice la legge. Una breve guida
Salire in sella ad una due ruote, ascoltando il suono del rombo del motore. È un po’ il sogno di tantissimi bambini, affascinati dalle corse dei grandi campioni della MotoGP. Ma sono anche molti ragazzi e ragazze che fin da piccoli inseguono questo obiettivo iniziando a fare pratica divertendosi, e soprattutto in totale sicurezza, su una minimoto. Ma cos’è la minimoto? E come funziona? Esistono quasi da sempre e sono in sostanza un modello in scala delle due ruote utilizzate dagli adulti ma con le medesime caratteristiche di funzionamento. E sono talmente diffuse e divertenti che esistono anche corse e competizioni dedicate ai ragazzi e alle ragazze di fasce d’età più piccole che cavalcano questi mezzi. E sono eventi televisivi di categoria molto seguiti, così come sono numerosi i media che si occupano delle sorelle maggiori di MotoGP, Moto 2 e Moto 3. Ed in continua evoluzione anche il mondo delle scommesse sul Mondiale di MotoGP che quest’anno vede il nostro Pecco Bagnaia, Jorge Martin e Marc Marquez come maggiori favoriti per la vittoria finale. Sono quindi dei modelli di motocicletta destinati prevalentemente agli appassionati delle due ruote, realizzati in diverse tipologie, sia stradali che motocross, con diverse caratteristiche in base all’età dell’utilizzatore e alla sua capacità di guida. Come forma ricalcano quelle “vere” e come dimensioni sono circa la metà, misurando più o meno 1 metro di lunghezza per 60 cm di altezza, con l’altezza della sella posta a circa 40 cm.
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Come funzionano
A livello generale le minimoto funzionano esattamente come le motociclette tradizionali e quindi con un motore a scoppio alimentato a benzina e tutti gli elementi reali di una moto “da grandi”. Quindi le minimoto sono provviste di catena, freni a disco o a tamburo, frizione, filtri aria e carburante e tutto ciò che esiste in una moto vera. Anche il cambio ricalca quello di una moto da adulti con la cambiata che può essere affidata a un sistema automatico o manuale, e quindi con un motore che può essere monomarcia oppure con marce diverse.
Generalmente sono motori 2 tempi, con una cilindrata che spesso non va oltre i 50cc, specialmente quelle destinate a scopi amatoriali e al tempo libero. Tanto semplici e sicure che le vendite hanno visto un boom nel 2023. I modelli da competizione sono invece praticamente la copia esatta, in formato più piccolo, di una moto da corsa con una potenza che può arrivare anche fino ai 125cc e una velocità massima di oltre gli 80km/h. Naturalmente anche i dispositivi di sicurezza, sia che si tratti di modelli amatoriali che per competizione, ricalcano le soluzioni e le caratteristiche di quelle che vengono utilizzate dagli adulti.
Cosa dice la legge
A differenza delle motorette elettriche per bambini, che sono sostanzialmente dei giocattoli, le minimoto devono rispettare precisi limiti imposti dalla legge. Non essendo configurabili come motocicli o ciclomotori esse sono sprovviste di permesso di circolazione e per questo utilizzabili solo all’interno di spazi privati o in circuiti e piste private. Per quanto riguarda invece la circolazione su strada questa non è mai ammessa ma anche se la circolazione avviene in aree private i conducenti sono tenuti ad indossare il casco e le protezioni necessarie per la sicurezza. Inoltre, essendo di bassa cilindrata, non è necessaria la patente per portare la minimoto ma in generale in tanti consigliano di stipulare una assicurazione per coprire eventuali danni a persone o cose.